Quando il turista arriva a Pineto, “la perla d’Abruzzo”, immediatamente s’incanta. Lì trova tutto quello che ha desiderato durante i lunghi mesi invernali: spiagge di sabbia dorata e finissima, acque limpide e servizi turistici di qualità. Questi sono gli ingredienti base per una vacanza tutta relax, natura e divertimento.
L’accogliente stazione balneare dove le Bandire Blu oramai non si contano più, tanto sono scontate, fino agli inizi del ‘900 era solo un anonimo tratto di costa adriatica dove la nobiltà di Atri aveva le ville per l’estate. Fu proprio la lungimiranza dei Filiani, illustre famiglia atriana, ad ideare la maestosa pineta litoranea, volano dello sviluppo del luogo che, in seguito avrebbe dato persino il nome alla località diventata comune autonomo.
Quasi cent’anni fa vennero piantati più di 2.000 alberi tutti di Pino da pinoli (Pinus pinea), successivamente infoltiti tra l’altro con l’impianto di Pini d’Aleppo (Pinus halepensis) ed oggi ci ritroviamo una folta pineta litoranea che riproduce l’antica selva litoranea scomparsa secoli passati a causa del forte utilizzo del legname.
Ed è così che cammin facendo, la pineta con una lunghezza complessiva di oltre tre chilometri, è diventata uno degli elementi caratterizzanti della vacanza a Pineto dove abbiamo un abitato che si dipana in lunghezza ai lati della vecchia statale 16 che corre parallela alla ferrovia adriatica, al di là della quale abbiamo la pista ciclabile, la pineta, la spiaggia ben attrezzata con stabilimenti balneari e spiagge libere ed infine il mare. Ampia è l’offerta ricettiva fatta di hotel, residence, appartamenti in affitto, b&b e campeggi, e fitto è il calendario di eventi estivi per il divertimento di famiglie e bambini.
Ma non finisce qui, nella parte più meridionale del comune, dove un tempo sorgeva l’antico Porto di Atri, con un’altezza di quasi tredici metri, svetta imponente la Torre del Cerrano.
Si tratta di una delle antiche torri costiere di avvistamento volute dal Regno di Napoli nel XVI secolo quando anche su queste sponde dell’Adriatico frequenti scorrazzavano pirati e Saraceni. Ebbene, il massiccio torrione a base quadrata è uno dei meglio conservati tanto da diventare una delle sedi dell’Area Marina Protetta omonima che riguarda lo specchio di mare antistante (l’altra sede è in pieno centro, di fronte alla Stazione Ferroviaria all’interno della stessa struttura che ospita la I.A.T.). Il Parco Marino dal 2010 protegge le specie animali marine salvaguardando il loro habitat, si occupa molto seriamente della didattica e della formazione e di tante altre cose che lo qualificano come il motore di un turismo virtuoso.
Nello specifico l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano “Si estende fino a 3 miglia nautiche dalla costa e si sviluppa per 7 km dei quali 2,5 km di duna sabbiosa lungo la riva, dalla foce del torrente Calvano, che attraversa l’abitato di Pineto, fino al centro di Silvi, alla corrispondenza a mare della stazione ferroviaria“.
Altre info sul sito ufficiale della Torre del Cerrano.
Tra le tante attrazioni di questa raccolta località balneare, da pochissimo è attivo il Cerrano Park Adventure, in pieno centro, all’interno di quel vero e proprio “monumento botanico” che è il Parco Filiani. Cedri del Libano, lecci, pini, cedri atlantici e frassini, il parco acrobatico è stato allestito in questo spicchio di natura ed offre 6 percorsi con differenti gradi di difficoltà.
Altre info sulla pagina Facebook del Cerrano Pak Adventure.
E dopo aver fatto snorkeling sotto la Torre del Cerrano alla scoperta dei resti dell’Antico Porto di Atri, dopo che i vostri figli si saranno sfogati volando in tutta sicurezza tra gli alberi dell’Adventure Park, ricordatevi che la bella Atri affacciata sul mare, dista appena dieci chilometri ed è lì ad aspettarvi con le sue bellezze.